Come è nato il film “Segreti di Stato”
Il regista Paolo Benvenuti ci racconta il suo incontro con Danilo Dolci, una figura centrale per la realizzazione del film “Segreti di Stato” sulla strage di Portella della Ginestra.
Il regista Paolo Benvenuti ci racconta il suo incontro con Danilo Dolci, una figura centrale per la realizzazione del film “Segreti di Stato” sulla strage di Portella della Ginestra.
Memoria, bellezza e innovazione. Una iniziativa che mette in rete i principali Archivi italiani per rendere accessibile la documentazione sui fatti di Portella della Ginestra.
Il ricordo di Viviana, figlia di Renata Fonte, amministratrice locale salentina assassinata nel 1984 a Nardò all’età di 33 anni.
Partecipazione e tutela ambientale. L’intervento della presidente di Legambiente nel ricordo di Renata Fonte e del suo impegno per l’area di Porto Selvaggio.
La comunicazione è di per sé un’attività finalizzata al cambiamento. Un’azione di comunicazione che non intacca la realtà è una comunicazione fallita.
FATE SPAZIO, all’ingresso di soggetti nuovi – nati dall’incontro pubblico-privato o provenienti dalle fila della società civile – nel mondo della gestione e della valorizzazione dei beni culturali; FATE SPAZIO, entro le maglie della legislazione sulla separazione e/o la concorrenza di Stato e Regioni; FATE SPAZIO, ancora, all’iniziativa privata nel campo dei beni culturali; FATE SPAZIO, infine, a nuove professionalità creative.
Malgrado ogni giorno vengano intonati inni e canti in onore della cooperazione, chi guarda senza veli o pregiudizi l’istituzione pubblica si accorge che in buona parte si tratta ancora di un sistema ricco di disincentivi in questa direzione. Il che spiega perché il pubblico abbia in realtà un unico modo di rapportarsi con ciò che si colloca al (suo) esterno: dove finisco io, cominci tu. Il che, in termini di interazione reciproca non è proprio il massimo.
Non sappiamo ancora se queste iniziative rappresentano la punta di un iceberg – noi lo speriamo – o delle meteore; riteniamo però che anche lo sforzo di comprendere questo fenomeno permette di lavorare per favorire tali percorsi e fare in modo che queste pratiche si allarghino e si propaghino.
Dal Sud al Nord del Paese, si moltiplicano le buone pratiche di restituzione di beni del patrimonio pubblico al valore d’uso delle comunità urbane e territoriali.
Al di là del processo che si sceglie di adottare, è necessario dotarsi di un metodo, degli strumenti e delle competenze per far diventare i processi di partecipazione delle opportunità di innovazione sociale per incidere sulle trasformazioni urbane.