Contrastare il fenomeno del maltrattamento minorile tramite azioni di prevenzione e di cura dei minori maltrattati, favorire i legami familiari e promuovere l’integrazione tra piano terapeutico e piano pedagogico, garantendo l’inclusione sociale dei minori a rischio o vittime di maltrattamento. Sono questi gli obiettivi principali del bando “Ricucire i sogni, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

In risposta al bando Con i Bambini ha ricevuto 217 proposte e, dopo un’accurata valutazione in due fasi, ne ha approvate 18. Di questi progetti, 15 sono regionali e 3 multiregionali e interessano le aree del nord, del centro e del sud Italia comprese le due isole. I partenariati dei 18 progetti coinvolgono complessivamente oltre 300 organizzazioni tra Terzo settore, istituti scolastici, enti pubblici. Il contributo complessivo è pari a 13.973.000 euro. Attraverso i progetti saranno raggiunti oltre 29.000 bambini e ragazzi 12.000 genitori. In generale, i progetti saranno impegnati nel rafforzamento dei meccanismi di segnalazione che permettono di individuare i casi di maltrattamento e di fare partire il meccanismo d’aiuto. Si punterà al rafforzamento delle competenze di circa 1.200 tra educatori e insegnanti. Inoltre, tra i minori coinvolti, circa 3.600 avranno accesso a servizi di cura e di protezione specialistici.

Nello specifico, al fine di contrastare il maltrattamento minorile, molte organizzazioni hanno colto l’occasione del bando per realizzare ex novo servizi per la valutazione, il supporto e la cura dei bambini a rischio o vittime di maltrattamento. Il tutto in un’ottica di cooperazione tra enti e istituzioni competenti, quali ad esempio centri specialistici presso i quali realizzare percorsi di sostegno psicoterapeutico su segnalazione di servizi sociali e autorità giudiziaria. In altri casi, i partenariati hanno privilegiato il potenziamento di servizi avviati precedentemente tramite la messa a sistema degli stessi o il rafforzamento delle competenze degli addetti ai lavori per prevenire anche il rischio di burn-out. A ciascuna rete, inoltre, è stato richiesto di adottare un codice procedurale e di condotta per minimizzare il rischio di comportamenti inadeguati nei confronti di bambini e adolescenti.

A guardare nel dettaglio i progetti, sette di questi prevedono l’attivazione e il potenziamento di servizi dedicati di cura di minori vittime di maltrattamento e abuso: centri specialistici di valutazione psicodiagnostica e presa in carico, équipe multidisciplinari per l’elaborazione e la realizzazione di percorsi di cura terapeutici e pedagogici, spazi neutri per lo svolgimento di incontri protetti tra il minore e il genitore maltrattante o negligente. Altri sei proposte si concentrano sugli aspetti relativi allo sviluppo di percorsi psico-educativi per l’intero nucleo familiare, funzionali anche ad un ipotetico recupero del rapporto con i genitori.  valutazione della recuperabilità genitoriale.  Gli ultimi cinque si presentano come progetti di sistema, volti alla sperimentazione di prassi e modelli operativi integrati e concertati con i servizi e le istituzioni competenti per l’intercettazione e la presa in carico precoce dei casi di maltrattamento.

L’elenco dei progetti sostenuti è disponibile al seguente link>>