La casa come il lavoro è una componente essenziale per la dignità e la qualità della vita delle persone. Il lungo periodo di crisi e soprattutto il suo impatto sul reddito disponibile delle famiglie da una parte, e una perdurante rigidità del mercato immobiliare dall’altra, hanno aggravato un fenomeno che interessa purtroppo migliaia di famiglie e persone che vivono già situazioni di fragilità sociale. Parliamo di povertà abitativa.
Il tema è nazionale, anzi europeo come dimostra l’indagine “The State of Housing in the EU” che sottolinea come, dal punto di vista abitativo, il vecchio continente non rende vita facile ai suoi cittadini in difficoltà, sempre più numerosi. Nella maggior parte dei paesi i prezzi delle case stanno crescendo più velocemente dei redditi e il fenomeno colpisce drammaticamente le fasce più povere della popolazione.
In Italia, per oltre 1,7 milioni di famiglie che hanno un contratto di affitto (circa il 42% del totale) il canone supera il 30% del reddito familiare. Nel nostro paese si contano 5 milioni di persone in povertà assoluta, 4 famiglie su 100 nel 2017 hanno vissuto senza alcun reddito da lavoro. Di queste, il 56% è residente al Sud. Per chi si trova in queste condizioni, diventa molto difficile permettersi un alloggio dignitoso.
L’aumento dei costi abitativi colpisce in particolare i soggetti più vulnerabili, come i giovani, i disoccupati e i lavoratori con bassi salari, gli immigrati, i genitori single, le persone con disabilità fisica e intellettiva, gli anziani che vivono in alloggi non adatti alle esigenze della vecchiaia.
La serietà dell’emergenza abitativa è dimostrata anche dall’aumento del numero dei senzatetto, tra cui si registra un nuovo e sensibile aumento dei giovani e delle famiglie con bambini. Sono in crescita le richieste di alloggi a canone ridotto, con liste di attesa municipali che contano circa 650 mila persone.
Quali sono le politiche abitative, gli strumenti e le possibili soluzioni? L’edilizia residenziale pubblica, così come è oggi, non è sufficiente a fornire risposte adeguate al problema, coprendo appena un terzo di chi ne ha veramente bisogno. A questa criticità, va aggiunto anche il fenomeno dell’occupazione abusiva delle case popolari. Insomma, il tema è articolato e molto complesso.
In concomitanza con la chiusura dell’iniziativa di housing sociale “Benvenuti a casa” promossa dalla Fondazione CON IL SUD sul tema della povertà abitativa, proviamo a esplorare il fenomeno del disagio abitativo e delle possibili soluzioni. Lo facciamo, come consuetudine, attraverso autorevoli voci di esperti e racconti di sperimentazioni ed esperienze sul territorio nazionale.
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