Sono le bellezze naturalistiche e faunistiche del Parco Nazionale della Sila le protagoniste del programma di volontariato “Un parco per tutti”. Un’iniziativa promossa da Legambiente Sila, dall’Ente Parco e da altre organizzazioni del territorio, con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. Partire da questo patrimonio ambientale, valorizzarlo, tutelarlo, farlo conoscere attraverso forme di turismo alternativo è il vero fulcro di questo progetto, per dimostrare che ricchezze naturalistiche come queste possono essere il trampolino di lancio per uno sviluppo duraturo e partecipato, creando nuove occasioni per l’occupazione e l’economia del territorio.

Il Parco Nazionale della Sila diventa allora un “laboratorio di accessibilità” aperto a tutti, non solo a chi ama vivere la montagna con gli sci ai piedi e ne ha le possibilità (economiche o fisiche), ma anche a chi vuole andare in mountain bike, fare piccole passeggiate, ciaspolate, escursioni, dedicarsi al birdwatching o al trekking, anche sotto le stelle: anziani, bambini, scolaresche, disabili, turisti stranieri ed italiani, tutti alla scoperta delle bellezze e dei colori di questi luoghi, troppo spesso poco valorizzati, conosciuti e apprezzati. Gli specchi d’acqua in cui si riflettono le tante tonalità di verde delle montagne, i colori dei prati fioriti in primavera, l’incontro con poiane, aironi cenerini, scoiattoli neri e altre specie che popolano queste zone, scorci e scenari unici che il Parco sa regalare 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, se ben attrezzati ed in compagnia di guide e personale esperto.

“Sono già tre anni che portiamo avanti questo tipo di attività e più passa il tempo più aumenta il numero dei partecipanti alle nostre iniziative”, afferma Antonello Martino, Responsabile del Settore Sport e Turismo del Circolo di Legambiente Sila, che aggiunge: “Fare rete ci fa capire quanto sia importante collaborare tutti insieme per raggiungere obiettivi comuni, come quelli di far conoscere il nostro territorio in qualsiasi stagione”.

Sono state diverse fino ad oggi le occasioni di confronto e di lavoro con altre organizzazioni e associazioni come l’Unione Ciechi di Cosenza, l’A.di.Fa. l’associazione dei diversamente abili di San Giovanni in Fiore, l’Auser Territoriale della Provincia di Cosenza, l’associazione MTB Gran Bosco d’Italia, oltre a diversi licei e istituti scolastici.

Per i prossimi mesi il programma è già ricco di escursioni e attività che permetteranno di conoscere questo patrimonio naturalistico calabrese nelle sfaccettature che la stagione primaverile e quella estiva saranno in grado di regalare ai visitatori del Parco.

Manuela Intrieri