Investimenti per l’agricoltura giovanile
“L’accesso alla terra non basta: servono investimenti per far decollare l’agricoltura giovanile”. L’intervista a Raffaele Borriello, direttore di Ismea.
“L’accesso alla terra non basta: servono investimenti per far decollare l’agricoltura giovanile”. L’intervista a Raffaele Borriello, direttore di Ismea.
Riteniamo che il consumatore non sia l’anello finale della catena, ma sia un alleato per poter fare crescere il settore del biologico. L’intervista a Vincenzo Vizioli, presidente dell’AIAB.
Il primo hub rurale in Puglia, che riunisce una comunità di giovani che lavora sul mondo agricolo. Va’Zapp invita i giovani a praticare un’agricoltura innovativa, di relazioni, che riporti la dignità in questo settore.
Recuperare i terreni pubblici, riportare l’agricoltura in città e dare lavoro ai giovani. La cooperativa Coraggio nasce nel 2011 come vertenza politica per l’accesso alle terre pubbliche. Da maggio 2015 gestisce i 22 ettari di Borghetto San Carlo a Roma.
L’ambizioso progetto di mettere a coltura circa 100 ettari di Frassineto da Manna e dar vita a nuove produzioni a base di manna. Al momento ci lavorano circa 20 persone. Una dimostrazione che questa coltura può offrire anche buone opportunità occupazionali.
Siamo nel cuore del Salento, dove dalla rigenerazione di un territorio abbandonato è nata un’economia alternativa e sostenibile, tramite la valorizzazione del patrimonio agricolo. L’intervista a Mauro Lazzari, uno dei principali attori della nascita del Parco dei Paduli.
Transumanza Tour, per la regia del bolognese Valerio Gnesini, è un documentario musicale che racconta il ritorno alla terra come scelta di vita, come recupero di senso, come attenzione per le generazioni future.
La violenza contro le donne si combatte partendo dall’educazione all’affettività nelle scuole e dalla formazione ad un uso consapevole dei media. Ne è convinta Lorella Zanardo, attivista, scrittrice e coautrice del documentario “Il corpo delle donne” che ha denunciato la rappresentazione del femminile in tv.
Sono 7 milioni le donne in Italia colpite da qualche forma di violenza, da quella verbale, alla psicologica, fino ad arrivare al femminicidio. Per l’80 per cento dei casi non è una violenza sessuale, non ha niente a che fare con lo stupro, ma si tratta di violenza di genere inflitta tra le mura domestiche.
Un Centro antiviolenza a Crotone, un luogo sicuro a cui chiedere consigli. Ne abbiamo parlato con suor Michela Marchetti: nessuno potrà obbligare qualcuna a fare un passo contro la sua volontà, altrimenti sarebbe una violenza anch’essa. Dall’altra parte, chi aiuta, deve stare molto attento a non fare promesse che non si possono mantenere. Si tratta di una relazione a due. Un cammino da percorrere tenendosi per mano.