A Succivo, in provincia di Caserta, la biblioteca non è solo sinonimo di cultura e letteratura. E’ luogo di scambio e incontro, aperto anche a chi tradizionalmente non frequenta questi spazi. E’ quanto è accaduto grazie al progetto “Volumi”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e da Fondazione Vodafone Italia e oggi concluso, grazie all’impegno di alcune realtà associative locali, che hanno ascoltato le necessità espresse dalla comunità, hanno dato vita ad un intervento per contrastare il disagio e l’esclusione sociale, promuovendo il protagonismo dei giovani in un contesto difficile.
Il progetto, realizzato dall’Associazione “Arci Spaccio Culturale” in collaborazione con le associazioni “Albatros”, “Aspro Cuore” e “Ambaradam”, ha permesso di realizzare percorsi di musica, cinema e intercultura, con il coinvolgimento di adulti e ragazzi di diverse età.
Un modo per rafforzare l’appartenenza alla comunità, il senso civico e per sensibilizzare sulla necessità di favorire l’integrazione, considerando l’altro come una ricchezza.
Ed è la biblioteca il luogo per farlo. Non solo libri, ma scambio e condivisione tra culture differenti, con la popolazione residente che incontra quella immigrata, solitamente molto distante dagli spazi dedicati alla cultura e che, grazie al progetto, ha potuto iniziare ad usufruire di servizi di supporto dedicati.
Età e culture diverse: adulti e adolescenti hanno lavorato insieme nel laboratorio audiovisivo per realizzare e interpretare un cortometraggio, mentre dal laboratorio di intercultura è passata la condivisione di tradizioni culinarie, culturali, artistiche attraverso brainstorming, proiezioni di video, schede morfologiche, atelier di artigianato.
Anche la musica è stata strumento di condivisione, con i ragazzi che hanno seguito un percorso formativo per imparare a suonare e formare una band. E, ancora, incontri con esperti di settore, registi, rapper.
“Volumi” ha riservato un’attenzione particolare agli immigrati, ormai parte integrante della popolazione di Succivo. Tanti i servizi per superare le difficoltà legate alla lontananza dalla terra di origine e a tutti gli aspetti burocratici che spesso si trovano ad affrontare. Per questo, “Volumi” ha avviato lo sportello di consulenza legale e il corso di alfabetizzazione di base che ha visto la partecipazione di moltissimi immigrati soprattutto di origine africana e di età compresa tra i 10 e i 45 anni.
Manuela Intrieri
Nessun Commento