E’ il silenzio il protagonista degli incantevoli borghi dell’area grecanica calabrese, piccole perle dal grande valore paesaggistico, naturalistico, architettonico e storico. Finestre che si affacciano sul mare o sulle cime dell’Aspromonte, dove i Greci arrivarono nel VIII secolo a.C. lasciando tracce – nella lingua, nelle tradizioni, nella cultura – ancora oggi chiaramente visibili.

La bellezza e la ricchezza di questi luoghi – Pentedattilo, Bagaladi, Melito di Porto Salvo, Montebello Ionico, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo – cozza però con il senso di solitudine.

Il mancato sviluppo economico e la conseguente emigrazione, infatti, hanno reso questi piccoli comuni dei luoghi abbandonati.

Ma come è possibile che rimangano in questo stato? E’ la domanda che si è posta anche l’Associazione Pro Pentedattilo Onlus che, insieme ad altre realtà locali – associazioni, cooperative sociali e altri enti non profit – hanno deciso di realizzare un progetto di sviluppo locale proprio qui, con il sostegno della Fondazione CON IL SUD, per valorizzare le tante risorse di questo patrimonio dimenticato.

Il riscatto dei borghi dell’area grecanica calabrese parte da Villa Plananica, bene confiscato alla ‘ndrangheta a Pentedattilo e sede dell’Agenzia dei Borghi Solidali, cuore pulsante del progetto. Un luogo di crescita, conoscenza, democrazia, dove si concretizza il desiderio di ri-scoprire e far conoscere i borghi della Calabria greca, la loro storia, cultura, identità.

Un desiderio capace di trasformare gli spazi spopolati in luoghi di scambio culturale, di vitalità e incontro, attraverso fiere ed eventi. Ma anche un’opportunità per recuperare gli antichi lavori artigianali o artistici, con laboratori ospitati nelle vecchie abitazioni. Luoghi in cui, oggi, il silenzio si accompagna al rumore del coltello che intaglia il legno o della mano che fa scorrere il pennello su una tela.

E’ da qui che può partire la nuova vita di Pentedattilo e degli altri borghi dell’area grecanica. Dalla valorizzazione di un patrimonio che, rimasto troppo tempo avvolto nel silenzio, può essere il protagonista della rinascita anche economica, occupazionale e turistica di tutta la zona.

Manuela Intrieri