Quanto spazio si può condividere in 1.000 metri quadrati? È con questa che sembra una domanda retorica che nasce e si sviluppa il progetto Cre.Zi. Plus.
Siamo all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, un complesso di archeologia industriale che, dal 1890 al 1968, ha ospitato il mobilificio Ducrot. Fiore all’occhiello dell’imprenditoria siciliana, l’attività si sviluppava su 55.000 metri quadrati di capannoni, che sorgevano accanto al “castello” della Zisa, uno dei siti più importanti dell’itinerario Unesco arabo-normanno. I padiglioni 10 e 11 del complesso, inizialmente falegnameria e mensa dei Ducrot, durante la prima stagione che vide il mobilificio diventare “Cantieri Culturali” presero il nome di Spazio Bausch in onore alla grande perfomer del Tanztheatre che al loro interno nel 1989 creò le coreografie del suo “Palermo Palermo”. Oggi, invece, l’ex Mensa Ducrot ed ex Spazio Bausch è diventato Cre.Zi. Plus: uno spazio ibrido, che coniuga la funzione di incubatore di imprese culturali e sociali a quella di aggregazione e inclusione sociale.
Mille metri quadrati interamente ristrutturati e divisi in tre ambienti attrezzati per le diverse attività del progetto: spazi di lavoro, uffici, coworking, laboratori di creazione, caffetteria, cucina, cineporto e spazi per conferenze e attività culturali. Un cantiere contemporaneo di produzione culturale, dove incubazione e fruizione coesistono. Un luogo accogliente di formazione, condivisione, cultura, impresa, lavoro e tempo libero aperto alla comunità e accessibile non solo in senso fisico ma anche simbolico. Un luogo dove la creatività non è talento raro da startupper ma intelligenza alla portata di tutti, non da ostentare ma da condividere.
L’idea alla base del progetto Cre.Zi. Plus, promosso dall’associazione culturale CLAC in partenariato con altre realtà locali, è la creazione di un sistema che, abilitando connessioni virtuose, faciliti lo sviluppo di idee creative, imprenditoria culturale, lavoro cognitivo, ricerca e innovazione. Gli abitanti dello spazio e i soggetti dell’ecosistema Cre.Zi. Plus definiscono una comunità di luogo e di intenti, che si nutre di relazioni, scambi, facilities, collaborazioni. L’ecosistema amplifica le connessioni, generando relazioni di interazione, scambio, filiera tra i soggetti che ne fanno parte anche coinvolgendo persone, luoghi e organizzazioni extra-locali per ampliare le opportunità di chi vive e lavora a Palermo e fornendo una chiave d’accesso verso luoghi simili in contesti diversi, opportunità di partnership e arricchimento professionale, nuovi mercati dove testare i propri prodotti e un confronto aperto all’interno del network dell’innovazione sociale e culturale.
Nelle parole dei suoi ideatori, si tratta di un’alleanza per cerchi concentrici che, dallo spazio Cre.Zi. Plus e dai Cantieri Culturali alla Zisa, costruisce un sistema che sperimenta modelli e processi di messa in comune di risorse materiali e immateriali, connessioni generative con gli altri attori dell’innovazione sociale e culturale, costruendo così un Ecosistema capace di sostenere lo sviluppo di innovazione attraverso la facilitazione di relazioni socio-economiche tra i soggetti e la messa in comune di risorse e competenze per generare cambiamento sociale.
Ci sono molti modi per entrare a far parte dell’ecosistema Cre.Zi. Plus, uno di questi è partecipare al bando b.Cre.Zi. per l’accesso ai servizi di accelerazione. Attraverso questa call, si intende offrire un percorso di sostegno imprenditoriale a singoli o a team che intendano sviluppare progetti innovativi nell’ambito dell’industria culturale e creativa. Saranno selezionati 15 team di innovatori e/o startup ai quali sarà concesso un voucher del valore di 10.000 euro da utilizzare per l’accesso ai servizi di accelerazione attivi presso Cre.Zi. Plus. Il bando scade il 31 gennaio 2019, per informazioni è possibile inviare una mail a info@creziplus.it.
Cre.Zi. Plus è un progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD attraverso la terza edizione del Bando Storico-Artistico e Culturale “Il bene torna comune” per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali inutilizzati al Sud in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività attraverso attività socio-culturali e sostenibili. È attualmente in corso la fase di valutazione delle proposte di progetto per la valorizzazione dei beni selezionati con la quarta edizione del bando (maggiori informazioni al seguente link).
Claudia Cannatà
Nessun Commento