La legalità tra le protagoniste dell’ultima manifestazione nazionale promossa dalla Fondazione CON IL SUD a Bari. Un tema che ha permeato eventi, spettacoli e iniziative. Tra questi, l’incontro “Partecipazione come tutela dei diritti”, declinato in due focus specifici, il primo dei quali dedicato al tema “Cultura della legalità e inclusione sociale”. Attraverso gli interventi di esperti, delle istituzioni locali e di esperienze concrete si è voluto raccontare come si può cambiare il futuro partendo dalla lotta alla criminalità e all’illecito, promuovendo i diritti di cittadinanza e l’inclusione sociale.
Angelo Pansini (Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità della Città di Bari) ha raccontato l’esperienza e il lavoro svolto dell’ Agenzia per il contrasto alla criminalità nel capoluogo pugliese. Gestione dei beni confiscati, promozione della cultura della legalità nelle scuola, interventi di inclusione sociale rivolti alle fasce più disagiate della popolazione.
Livia Cantore (Presidente Arci Bari) ha portato alla manifestazione l’esperienza del progetto “Un bene è per sempre”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Due appartamenti confiscati alla mafia nel centro di Bari diventano luoghi di aiuto e inclusione sociale per donne e minori.
Antonella Ricci (Area Politiche Sociali della Compagnia di San Paolo) ha illustrato il lavoro della Compagnia di San Paolo per coinvolgere i giovani in percorsi di cittadinanza attiva.
Paolo Lattanzio (Presidente Radio Kreattiva), infine, ha parlato dell’esperienza di Radio Kreattiva, dai cui microfoni tanti ragazzi raccontano in modo innovativo la realtà barese e le sue problematiche.
Il tema della legalità è stato poi declinato in un secondo focus, “Impresa, giovani e legalità”.
Il magistrato Alfonso Sabella ha sottolineato l’importanza della riappropriazione dei territori da parte della comunità, come arma potente contro la criminalità organizzata.
Isaia Sales (Docente di Storia delle Mafie, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli) ha evidenziato come un grande cambiamento per il futuro del nostro Paese risiede nel superamento dell’incapacità di dare nuova vita alle imprese confiscate alla criminalità. Il divario è enorme: su 6000 aziende sottratte alla mafia, solo 90 vengono riavviate.
Annibale D’Elia ha raccontato l’esperienza del programma “Bollenti Spiriti” della Regione Puglia, per “liberare le energie” delle nuove generazioni e renderle protagoniste del cambiamento del territorio, strumento imprescindibile per contrastare la criminalità organizzata.
La storia della Cooperativa “Terre di Puglia” è stata raccontata da Alessandro Leo. Un concreto percorso antimafia che passa dalla gestione di terreni confiscati, trasformando la legalità in quotidianità vissuta nel lavoro.
Gianfranco Viesti (Docente di Economia, Università degli Studi di Bari) ha evidenziato che guardare al futuro è una necessità per tutto il nostro Paese. Una strada da percorrere seguendo le tante belle esperienze e buone prassi esistenti in Italia e al Sud.
Carlo Borgomeo (Presidente della Fondazione CON IL SUD) ha concluso l’incontro sottolineando la necessità di un forte rilancio dell’iniziativa, anche pubblica, che consenta di trasformare concretamente i beni confiscati, a partire dalle aziende, in una leva effettiva per lo sviluppo dei territori.
L’appuntamento con la legalità è stato arricchito anche dalla mostra “Se sai contare, inizia a camminare”, promossa in collaborazione con Libera Puglia. Tante immagini e disegni per raccontare la storia dei protagonisti italiani della lotta alla criminalità organizzata, da Peppino Impastato a Paolo Borsellino, da Mauro Rostagno a Giovanni Falcone.
Manuela Intrieri
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