A meno di 24 ore da un’emozionante proiezione, conclusa con una standing ovation, Santa Subito, il docu-film di Alessandro Piva, ha ricevuto il premio del …
Sono 9 i progetti selezionati con il Bando Donne, promosso nei mesi scorsi dalla Fondazione CON IL SUD per sostenere interventi di contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione, promuovendo la parità tra i sessi e superando gli stereotipi. I progetti selezionati saranno sostenuti complessivamente con 2 milioni di euro.
La violenza sulle donne? E’ un problema di educazione. Le campagne di sensibilizzazione sono importanti, ma non sarebbe compito loro insegnare determinate cose. Altro che settimana del design di Milano, dobbiamo cominciare a fare un design per l’umanità. E’ il grande tema del futuro. Lo dico egoisticamente: voglio vivere in un mondo civile. Dio è il vero e unico clandestino, l’unico che nessuno è mai riuscito a fotografare. La mia prossima campagna? Parlerà di integrazione.
Ogni anno in Italia 100 donne vengono assassinate dal proprio partner o ex. Sono 7 milioni le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Dai dati sulle denunce, risulta che nel corso degli ultimi cinque anni ci sia stato un lieve decremento del numero delle donne vittime di violenza. Ma sappiamo che nel 90% dei casi la violenza domestica, purtroppo, non viene neanche denunciata.
La violenza contro le donne si combatte partendo dall’educazione all’affettività nelle scuole e dalla formazione ad un uso consapevole dei media. Ne è convinta Lorella Zanardo, attivista, scrittrice e coautrice del documentario “Il corpo delle donne” che ha denunciato la rappresentazione del femminile in tv.
L’educazione di genere fatica ad avere un riconoscimento strutturale all’interno del percorso educativo e trova ostacoli non solo istituzionali ma anche culturali. Nonostante ciò è un tema ampiamente dibattuto ma su cui c’è ancora molta confusione.
Intervista a Bo Guerreschi di Bon’t Worry Onlus. La violenza di genere è classificata come un problema, quando è un vero e proprio allarme sociale: senza tutela, con leggi e con organi competenti non consoni alla reazione che si dovrebbe usare nella situazione attuale.
Sono 7 milioni le donne in Italia colpite da qualche forma di violenza, da quella verbale, alla psicologica, fino ad arrivare al femminicidio. Per l’80 per cento dei casi non è una violenza sessuale, non ha niente a che fare con lo stupro, ma si tratta di violenza di genere inflitta tra le mura domestiche.
Un Centro antiviolenza a Crotone, un luogo sicuro a cui chiedere consigli. Ne abbiamo parlato con suor Michela Marchetti: nessuno potrà obbligare qualcuna a fare un passo contro la sua volontà, altrimenti sarebbe una violenza anch’essa. Dall’altra parte, chi aiuta, deve stare molto attento a non fare promesse che non si possono mantenere. Si tratta di una relazione a due. Un cammino da percorrere tenendosi per mano.