Itaca, integrazione per un nuovo futuro
Una villa confiscata che ospita minori stranieri non accompagnati e ragazzi italiani vittime di abusi o violenze, per contrastare l’emarginazione e l’illegalità.
Una villa confiscata che ospita minori stranieri non accompagnati e ragazzi italiani vittime di abusi o violenze, per contrastare l’emarginazione e l’illegalità.
Ironia e provocazione, “Facciamo un Pacco alla camorra” intende smontanre la sacralità dell’immagine della camorra e, grazie alla qualità dei percorsi e della proposta politica, richiamare intorno a se interesse, partecipazione e spirito di emulazione.
Affrontare un tema complesso e attuale come l’integrazione degli immigrati e il lavoro nei campi di pomodoro attraverso il linguaggio della commedia. Un cortometraggio realizzato con i ragazzi dell’Accademia del Cinema di Enziteto, periferia barese, presentato alla Festa del Cinema di Roma, selezionato ai Nastri d’Argento e vincitore di altri Premi
Il modello della Fondazione di Comunità di Messina, che ha destinato una parte consistente del fondo alla creazione di un parco diffuso di energie rinnovabili. Un programma di infrastrutturazione sociale, altamente sperimentale, incentrato sulla promozione di forme evolute di welfare comunitario intrecciate con esperienze produttive di economia sociale e solidale, intende assumere una valenza più di tipo storico-strategico che di tipo microscopico ed effimero.
La cartina al tornasole per le lavorazioni carcerarie è soprattutto una: la recidiva. Chi lavora in carcere non torna quasi mai a delinquere.
L’impiego di risorse pubbliche per la protezione delle componenti di popolazione svantaggiata produce benefici sociali ed economici di gran lunga maggiori dell’entità delle risorse investite…
Abbiamo cercato di dare voce non solo agli “ultimi” ma anche a quelli che abbiamo chiamato i “penultimi”, quelli discriminati e deprivati per il solo fatto di vivere a Scampia. Ben 42 ragazzi hanno trovato occupazione.
Difendere i diritti degli ultimi significa difendere i diritti di tutti. Anche se le persone senza dimora continuano ad essere di più al Nord, il problema nel Sud è sempre più visibile e ha cominciato ad interessare tutte le principali città del meridione e anche molti centri secondari.
Luisa, Rita, Rosaria, Carmela, Ida . . . ed altre 13 donne vivono a Forcella, ogni giorno della loro vita. Cosa significa per queste donne “coesione sociale?” Nulla. Semplicemente nulla…