Calcio, pallavolo, canottaggio e atletica: attraverso lo sport, il progetto Lavoro di squadra aiuta i ragazzi di alcuni quartieri a rischio di Bari e Reggio Calabria a ritrovare il proprio futuro. Giovani tra i 16 e i 25 anni, che non studiano e non lavorano, vengono così accompagnati nell’identificazione di opportunità professionali o di studio. I numeri sulla partecipazione indicano che il percorso intrapreso può essere davvero importante per il benessere dei ragazzi e per i quartieri coinvolti.
A Bari e Reggio Calabria, con il progetto Lavoro di squadra, lo sport è diventato un’opportunità e uno strumento con cui costruire il proprio futuro. Il progetto, co-finanziato dalla Fondazione CON IL SUD e AXA Italia, e coordinato da ActionAid International Italia Onlus, è stato avviato nel 2016 a Carbonara (Municipio IV del Comune di Bari) e ad Arghillà (Reggio Calabria) e già può vantare buoni numeri.
Eccone alcuni: 96 sono i “neet” coinvolti dal progetto. Al di là delle etichette, si tratta di giovani che non hanno avuto l’opportunità di continuare a studiare, di trovare un lavoro, di comprendere quale fosse la propria ispirazione, il proprio talento. Ragazzi tra i 16 e i 25 anni, che vivono in quartieri periferici di due grandi città del Sud Italia, come Bari e Reggio Calabria.
Sei i partner di progetto, che operano sui territori interessati, tra cui:
Centro Sportivo Universitario (CUS), Cooperativa sociale Operamica e Consorzio Mestieri a Bari, Centro Sportivo Italiano (CSI) e Consorzio Macramè a Reggio Calabria. Mentre sono quasi 40 le realtà associative stanno che collaborando alla riuscita del progetto, anche attraverso la segnalazione di giovani da inserire nel percorso.
Più di 500 ore di attività sportive, oltre 600 ore di case management – presa in carico individuale e di gruppo – più di 400 ore di orientamento lavorativo in due anni e mezzo di attività.
Come sono stati raggiunti questi numeri? La strategia di intervento del progetto prevede il coinvolgimento di giovani che, attraverso lo sport (il calcio e la pallavolo in Calabria, il canottaggio e l’atletica in Puglia), vengono accompagnati nell’identificazione di opportunità di lavoro, tirocinio, formazione o studio. Oltre agli allenamenti e ai tornei sportivi, infatti, i ragazzi partecipano a incontri settimanali di orientamento e di allenamento motivazionale (self-empowerment). Contestualmente, sono previsti momenti di sensibilizzazione: a Bari è stato realizzato un laboratorio di arte pubblica con Pigment Artwork; a Reggio Calabria sono stati organizzati diversi eventi di animazione territoriale e di riqualificazione di spazi comuni. Vengono organizzati, inoltre, incontri informativi nelle scuole secondarie (al momento sono stati raggiunti circa 200 studenti) e azioni di ricerca e modellizzazione dell’intervento.
Sul totale dei ragazzi coinvolti nel progetto, prima delle vacanze estive, 15 hanno cominciato un tirocinio formativo o un lavoro con un contratto a tempo determinato, 4 hanno ricominciato a frequentare la scuola (da settembre 2017), alcuni stanno pianificando la formazione di una piccola impresa sociale per la gestione e la manutenzione di uno spazio sportivo recuperato nel quartiere Arghillà di Reggio Calabria.
Progetti come Lavoro di squadra dimostrano che, se inseriti in un contesto nuovo e motivante, i giovani possono rivelare talenti e qualità sconosciute a loro stessi e ripartire con rinnovato entusiasmo.
Claudia Cannatà
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