C’è un luogo in Sicilia in cui è in corso una lenta ma costante piccola “rivoluzione”. È Castelbuono, un borgo con poco più di 8 mila abitanti in provincia di Palermo, individuato anni fa dalla Fondazione CON IL SUD, per le sue significative potenzialità, per una sperimentazione di sviluppo locale “partecipato”. Per la prima volta, infatti, è stata data alla comunità la possibilità di scegliere su quali idee investire.
La cittadina del palermitano è stata inserita nella Strategia nazionale sulle aree interne, eppure nel tempo resiste più di altri piccoli paesini allo spopolamento, grazie un’intensa attività del Terzo settore e al suo fermento culturale. Al fresco della collina e a pochi chilometri dal mare, nel borgo siciliano posto nelle Madonie l’innovazione sociale, infatti, trova da tempo terreno fertile.
Un esempio? Da oltre 10 anni, a Castelbuono, la raccolta differenziata porta a porta si fa in modo ecologico e originale grazie al supporto degli asini e al coinvolgimento di persone svantaggiate.
Storica meta di villeggiatura per i palermitani, Castelbuono offre ottima cucina, grande fermento culturale e una presenza unica, quella della “manna”, una resina “miracolosa” raccolta in estate con tecniche antichissime solo dagli alberi di frassino di quest’area. Sostanza preziosa e molto costosa, la manna può essere usata in molti modi e settori diversi: dalla cosmetica alla farmaceutica e perfino per la produzione dolciaria.
La manna di Castelbuono è davvero una risorsa unica anche per lo sviluppo del territorio.
Claudia Cannatà
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