Presentato il nuovo triennio di Funder35, promosso da 19 fondazioni aderenti ad Acri.
Si supera la logica del bando e dei progetti per giungere ad una dimensione comunitaria, che rappresenta la nuova sfida di Funder35 e più in generale del modo di fare impresa culturale.
Una community di oltre 300 imprese culturali non profit composte da giovani, con nuovi ingressi annuali, beneficerà di servizi di accompagnamento e opportunità. L’8 aprile a Napoli ci sarà Il primo incontro di formazione, mentre a maggio sarà promossa la prima call di crowdfunding.
Guzzetti: «Quello che ricevono in dote dalle Fondazioni è soprattutto una pratica consolidata, fondata sul lavorare insieme, arricchendosi reciprocamente nel confronto e nella messa in comune delle migliori pratiche. Perché quando l’impresa culturale cresce è tutto il territorio a trarne giovamento».
In sei anni Funder35 ha selezionato 300 imprese culturali non profit composte prevalentemente da giovani sotto i 35 anni, fornendo loro il supporto necessario per rafforzarsi soprattutto dal punto di vista organizzativo e gestionale.
Il nuovo triennio, presentato ufficialmente oggi a Roma, rappresenta la logica conseguenza di quanto avvenuto finora. Una rigorosa selezione, attraverso 6 bandi annuali, ha permesso di individuare nel tempo le imprese culturali giovanili più promettenti del Paese, sul piano dell’innovazione e soprattutto dal punto di vista gestionale e organizzativo.
L’obiettivo per i prossimi anni di Funder35, promosso da 18 fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione CON IL SUD, è di rafforzare non più e non solo le singole organizzazioni ma, in un’ottica di rete, l’intera community. Le oltre 300 imprese, differenti tra loro per ambito (arti visive, musica, teatro, danza, archeologia, turismo, arte circense, ecc.) e mercato di riferimento (dalla produzione artistica e creativa ai servizi di tutela e valorizzazione culturale), con determinate caratteristiche organizzative e gestionali, rappresentano una vasta e significativa comunità di buone pratiche. Si supera la logica del bando e dei progetti, per giungere ad una dimensione comunitaria, che rappresenta la nuova sfida di Funder35 e più in generale del modo di fare impresa culturale.
«Con questa nuova fase di Funder35 vogliamo consegnare il modus operandi delle Fondazioni di origine bancaria ai giovani imprenditori della “comunità di Funder” – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri. – Quello che ricevono in dote dalle Fondazioni non sono soltanto risorse economiche, ma soprattutto una pratica consolidata, fondata sul lavorare insieme, mettendosi costantemente in discussione, arricchendosi reciprocamente nel confronto e nella messa in comune delle migliori pratiche. Perché quando l’impresa culturale cresce è tutto il territorio a trarne giovamento. La cultura contribuisce a dare forma alla nostra identità – ha aggiunto Guzzetti – fa crescere il senso di appartenenza e lo spirito di comunità. La cultura ci fa aprire agli altri, con la certezza delle nostre radici e la speranza verso il futuro. Di tutto questo abbiamo un gran bisogno».
Il Presidente del Comitato di Gestione Funder35 Antonio Cabras ha specificato che «l’obiettivo implicito è quello di “creare valore”, sociale, culturale ed economico, non solo a beneficio delle organizzazioni che fanno parte di Funder35 o che vorrebbero farne parte, ma in generale alle organizzazioni di giovani che intendono utilizzare l’impresa culturale come forma ideale e concreta di cambiamento».
Funder35 si rivolge più in generale a imprese giovanili tendenzialmente di piccole dimensioni, caratterizzate spesso da una forte fragilità strutturale e operativa e dalla dipendenza delle sovvenzioni saltuarie di finanziatori pubblici e privati. Imprese culturali a volte legate al ciclo di vita di progetti occasionali, che non innescano processi in grado di garantire un’attività consolidata e costante. Un contesto sfavorevole aggravato anche dalle difficoltà legate ai bilanci pubblici e che impone l’adozione di nuove strategie per migliorare le capacità di affrontare il mercato. L’obiettivo di Funder35 è superare queste criticità, rafforzando le imprese sul piano organizzativo e gestionale.
Grazie alla partecipazione crescente delle Fondazioni promotrici (dalle 10 del primo triennio alle 18 del secondo, fino alle 19 attuali), Funder35 ha rappresentato e rappresenta un’opportunità concreta per tantissimi giovani e organizzazioni culturali a livello nazionale.
La community sarà arricchita negli anni da nuovi ingressi. In questi giorni sono state inserite circa 30 nuove imprese culturali individuate dalle singole Fondazioni promotrici secondo i principi di selezione che caratterizzano l’iniziativa.
Il valore aggiunto di Funder35 è stato e resta la sua funzione di “accompagnamento” all’impresa, in particolare attraverso i percorsi formativi e i momenti di incontro e confronto tra le organizzazioni.
Così come il bando ha permesso alle imprese di proporre diverse possibili strategie di sviluppo, lo stesso principio ispira l’insieme dei servizi che verranno messi a disposizione della comunità. L’offerta formativa, curata da Fondazione Fitzcarraldo, prevede un menù di servizi, flessibili e personalizzabili, con una programmazione di formazione on line, l’avvio di gruppi di lavoro con percorsi di empowerment e accompagnamento mirato, la realizzazione di eventi in presenza per garantire occasioni di networking. Il primo di questi seminari nazionali con la community si terrà l’8 aprile a Napoli all’interno degli spazi di Fondazione FOQUS nei Quartieri Spagnoli, simbolo di rinnovamento e cambiamento attraverso la cultura e l’innovazione sociale.
Sarà sviluppato inoltre il programma CrowdFunder35, sperimentato con successo già lo scorso triennio e curato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, che prevede un percorso di accompagnamento nella realizzazione di campagne di crowdfunding e il cofinanziamento delle donazioni raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Funder35 fino al tetto massimo complessivo di 100 mila euro. La prima call rivolta alle imprese della community sarà lanciata a maggio su Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basato sul sistema delle ricompense).
Il sito internet, in fase di implementazione, sarà dunque una vera e propria piattaforma di servizi. Saranno rafforzate le attività di comunicazione, curate dalla Fondazione CON IL SUD, all’interno della community, con l’obiettivo di favorire una maggiore interazione tra le imprese e per promuovere Funder35 come comunità di buone pratiche, prevedendo anche delle originali social competition.
Il triennio 2018-2020 di Funder35 è promosso da:
Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione CON IL SUD, Fondazione CR Firenze, Fondazione CRC, Fondazione CRT, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna, Fondazione di Venezia, Fondazione Friuli, Fondazione Livorno, Fondazione Sicilia.
Il progetto Funder35 è nato nel 2012 nell’ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali di Acri, l’Associazione delle Fondazioni.
@Funder35
Claudia Cannatà
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