“Sono Tiziana e ho 60 anni. Dopo aver svolto vari lavori a Torino mi sono trasferita in Grecia per gestire una trattoria, ma dopo qualche anno a causa della crisi economica, ho dovuto lasciare l’attività e tornare in Italia. Senza più un alloggio e con grosse difficoltà a trovare un lavoro, vivere per la strada è stato a quel punto inevitabile”.
Tiziana è una delle più recenti “venditrici del mese” di Scarp de’ tenis, un mensile molto particolare: a scriverlo, ma soprattutto a venderlo sono persone senza fissa dimora e ad alto rischio di emarginazione sociale, come è stato per lei per un periodo della sua vita.
“Durante quel periodo – racconta Tiziana – ho conosciuto Scarp de’ tenis e ho iniziato a vendere il giornale. Sono stata fortunata, nel giro di poco tempo ho trovato una sistemazione e ottenuto una borsa lavoro. La vendita di Scarp mi permette di conoscere persone nuove e di guadagnare qualche soldino, ma soprattutto mi aiuta ad essere ancora una persona positiva”.
Scarp de tenis è un progetto editoriale nato negli anni ’90, promosso da Caritas Ambrosiana e sostenuto da Caritas Italiana nell’ambito delle politiche contro la grave emarginazione. Realizzato dai giornalisti professionisti della Cooperativa Oltre, il giornale ha redazioni in molte città d’Italia. La redazione centrale è a Milano, ma partecipano al progetto anche Torino, Genova, Verona, Vicenza, Venezia, Rimini, Firenze, Cagliari e Napoli.
Quest’ultima redazione è gestita dalla cooperativa La Locomotiva, che ogni settimana organizza laboratori di formazione alla vendita e alla scrittura durante i quali i futuri impiegati del progetto affinano le risorse relazionali per poter vendere il giornale e quelle giornalistiche per poter scrivere gli articoli.
Per i suoi venditori, regolarmente assunti e retribuiti, Scarp de’ tenis è una concreta occasione di riscatto sociale nonché una possibilità di espressione, dato che il giornale accoglie anche i loro contributi, firmati e pagati.
La vendita del giornale è realizzata, oltre che in strada, in molte parrocchie delle Diocesi delle città dove sono presenti le redazioni e permette ai venditori di avere un reddito dignitoso. Il venditore, infatti, trattiene una quota sul prezzo di copertina, mentre i contributi e le ritenute fiscali li prende in carico l’editore. Quanto rimane viene destinato ad altri progetti di solidarietà.
Come si può supportare questo progetto? Innanzitutto è possibile sottoscrivere un abbonamento per ricevere la propria copia di Scarp de’ tenis dove si desidera, ma è anche possibile prevederne la vendita presso gli spazi di associazioni, diocesi o altre realtà, che possono così contribuire a rendere più solido il reddito dei venditori coinvolti e i fondi destinati ai progetti di solidarietà.
Infine, è possibile segnalare alle redazioni storie, iniziative e attività d’impatto, che potranno essere ospitate sulle pagine del mensile. Atef, egiziano in Italia dal 2002 e, come Tiziana, “venditore del mese”, per esempio ama leggere Scarp de’ tenis poprio perché al suo interno “ci sono tante storie vere – dice. Storie di persone come me”, un padre di due ragazzi che studiano tra molte difficoltà e a cui spera di garantire un futuro senza preoccupazioni.
Maggiori informazioni e contatti sono disponibili sul sito www.scarpdetenis.it.
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