Un percorso in bicicletta di 440 km tra le meraviglie del Sud Italia. Sembra fantascienza ma un giorno potrebbe essere realtà.
È quanto emerge dai risultati del sondaggio “Il Sud Italia sulla strada della modernità” promosso dalla Fondazione CON IL SUD su un campione di 100.000 cittadini delle regioni meridionali.
Secondo il 70% del degli intervistati la costruzione di una pista ciclabile sulla recentemente rinnovata Autostrada del Mediterraneo sarebbe l’intervento infrastrutturale più importante da fare al Sud. Un’opera che supererebbe per importanza quella del Ponte sullo stretto di Messina (votato dal 18%), del Grande Raccordo Anulare del Sud (votato dal 8% del campione) e della manovra di avvicinamento della Sardegna alla terraferma (4%).
Una preferenza netta e sorprendente a cui la Fondazione CON IL SUD ha voluto dare seguito lanciando una “call” rivolta a chiunque volesse contribuire con idee e progetti, inizialmente solo per il primo tratto di ciclabile di 190 Km che partirebbe da Salerno per arrivare a Frascineto Ovest. Per ora si tratta solo di una “chiamata a raccolta” per individuare partner con cui presentare successivamente un progetto credibile e di valore in sede istituzionale.
La pista ciclabile del Sud è un’opera ambiziosa, che garantirebbe delle ricadute positive su tutto il territorio e sui suoi abitanti in termini di riduzione delle emissioni di Co2, smaltimento del traffico sull’autostrada e tenuta fisica dei cittadini.
L’idea è anche quella di lanciare una nuova idea di “turismo lento”, promuovendo la bicicletta come mezzo ideale per andare alla scoperta dei tanti tesori nascosti nel sud del nostro Paese.
Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui.
Aggiornamento del 2 aprile .
La notizia era una provocazione lanciata per il pesce d’aprile. Il sondaggio riportato è una fake news, ma non è proprio uno scherzo come dimostra l’attenzione che ha ottenuto. Ovviamente rendere ciclabili i 500 km di autostrada della Salerno-Reggio Calabria era più plausibile della “manovra di avvicinamento della Sardegna alla terra ferma”, tuttavia, il tema della mobilità sostenibile, del turismo lento e di uno sviluppo del sud attento al territorio è serio ed è vero.
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