Un bene confiscato nel foggiano diventa laboratorio di legalità. Un terreno su cui la coltivazione dei pomodori segue una filiera etica, diventando simbolo di liberazione collettiva per la comunità e volano di cambiamento economico attraverso l’inclusione e l’innovazione.
È una citazione di Danilo Dolci a ispirare il sogno della Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola (Fg): realizzare una filiera del pomodoro pulita, etica, libera dal caporalato e da un mercato che opprime per dare vita, invece, a una nuova strada, un’economia collettiva e condivisa.
Nasce per realizzare questo sogno il progetto “Ciascuno cresce solo sognato: per una filiera equa e solidale del pomodoro”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD attraverso la terza edizione del Bando Beni Confiscati.
Il progetto, infatti, si svolge nei terreni confiscati al clan Piarulli-Ferraro, ora Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”, che diventano così terreno di inclusione, innovazione e di cambiamento del paradigma economico. “In un territorio dove le agromafie impongono dinamiche di oppressione di oppressione e sudditanza dalla piantina al piatto – afferma Pietro Fragasso, presidente della Cooperativa Sociale Pietra di Scarto – creare una filiera etica di pomodoro diventa una sfida da abbracciare in pieno”, partendo dai pomodori che dal 2014 coltiviamo e allargando la visione ai tanti piccoli e piccolissimi produttori che vedono svilito il proprio lavoro e il proprio prodotto a causa di intermediari senza scrupoli che rendono di fatto il caporalato una necessità grazie alla quale chi produce riesce a trovare una propria sostenibilità”.
La ristrutturazione del fabbricato e la sua trasformazione in un vero e proprio laboratorio permette al progetto di guadagnarsi l’autonomia in un passaggio importante della filiera, offrendo opportunità di sviluppo e allargando la rete anche agli altri produttori della zona. Qundici produttori, in particolare, saranno raggiunti grazie al supporto di ALPAA e a loro sarà offerto un prezzo giusto per la materia prima.
Ciascuno cresce solo se sognato è anche un’opportunità di lavoro per tante persone in stato di difficoltà o di disagio. Particolare attenzione è dedicata alle donne, che verranno coinvolte nella fase della tarsformazione. Venti di esse potranno essere impiegate presso i produttori stessi, tutelati dalla relazione con la Cooperativa, in un’ottica di maggiore continuità occupazionale. Il loro reclutamento avverrà grazie al supporto della FLAI CGIL. La selezione delle figure femminili vedrà, inoltre, la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Cerignola, attraverso l’interfaccia con il locale Centro Antiviolenza.
La materia prima acquistata, insieme a quella prodotta e raccolta sul bene confiscato, sarà trasformata presso l’opificio e distribuita per la maggior parte all’interno del circuito “Solidale Italiano” di Altromercato, organizzazione di commercio equo e solidale, oltre che a marchio proprio per il mercato locale e non, aprendo a Gruppi di Acquisto Solidale di tutta Italia.
Il supporto operativo alla fase di trasformazione sarà garantito dal partner SGS Agricola e dalla presenza di un “manager di prossimità”, che affiancherà la cooperativa per 12 mesi.
Ciascuno cresce solo se sognato prevede, infine, una serie di attività di sensibilizzazione, in particolare appuntamenti e incontri, realizzati con il sostegno della Fondazione dei Monti uniti di Foggia, finalizzati a promuovere quella che, prima che economica, deve essere una rivoluzione culturale.
Claudia Cannatà
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