Sono arrivate al nono anno le attività dell’Accademia del Cinema Ragazzi di Enziteto, quartiere della periferia barese oggi denominato San Pio, dove il disagio, l’esclusione sociale e la presenza criminale sono particolarmente diffusi. Tra le mura dell’Accademia si insegna a fare cinema, ma non solo. Si promuove, l’integrazione, il rispetto delle regole, la bellezza dello stare insieme, dando ai ragazzi del quartiere un punto di aggregazione, tentando quindi un processo di riqualificazione della zona.

A marzo partiranno i nuovi corsi: 900 ore di formazione, 400 teoriche e 500 di pratica e produzione cinematografica, presso l’ex Scuola Media Statale “A. Moro” piazzetta Eleonora, nel cuore del quartiere.
L’Accademia ha aperto le proprie porte ai ragazzi nel 2005 e successivamente, nel 2008, ha ricevuto il sostegno della Fondazione per due anni (da marzo 2008 fino al 28 febbraio 2010), sviluppando le proprie potenzialità grazie ad un progetto promosso e realizzato dalla Cooperativa sociale GET in rete con istituti scolastici, associazioni, cooperative, organizzazioni di volontariato.

Fare cinema coniugando questa passione con un percorso di riscatto delle periferie e di promozione della legalità, coinvolgendo attivamente in questi anni oltre 200 persone, provenienti dal quartiere San Pio, dall’area metropolitana di Bari e da tutta la provincia. Un programma intenso per apprendere le tecniche della cinematografia: dalla storia alla sceneggiatura, dalla produzione alla regia, dalla recitazione alla fotografia, al montaggio, alla scenografia, passando per l’animazione e senza dimenticare il trucco e parrucco. Ciascuno può seguire la propria strada, imparando i trucchi di un mestiere.

Ma l’Accademia non è solo questo. E’ anche accompagnare i ragazzi in un percorso di crescita personale: imparare a lavorare in team, a rispettare regole e ruoli, a sentirsi ed essere responsabili verso gli altri.

Ad oggi sono oltre 40 i cortometraggi prodotti dagli studenti dell’Accademia di Enziteto, realizzati come saggi di fine corso, che hanno ricevuto riconoscimenti in diverse rassegne nazionali. I ragazzi partecipano inoltre a progetti dedicati all’infanzia, ad attività di promozione della cultura cinematografica e alla vita culturale barese. Molti di loro lavorano nel settore cinematografico ed audiovisivo, grazie anche all’Apulia Film Commission.

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Manuela Intrieri